Attivatori biologici enzimatici – cosa sono

Attivatori biologici enzimatici – cosa sono

Gli attivatori biologici enzimatici

sono prodotti naturali solidi, liquidi od in polvere costituiti da:

– Microrganismi selezionati – naturali (non O.G.M.) – non patogeni.

– Nutrienti specifici – atti a stimolare l’adattamento dei microrganismi selezionati.

– Stabilizzanti – per garantire la conservabilita’ del prodotto per anni, senza necessitare di particolari condizioni di immagazzinamento.

– Eccipienti inerti – per renderne agevole l’utilizzo.

Essi hanno la funzione di attivare e potenziare la depurazione biologica naturale con lo scopo di eliminare le molecole organiche di scarto, che causano notevoli problemi di inquinamento e di emissioni maleodoranti.

L’uso regolare degli attivatori biologici specifici costituisce il modo migliore per prevenire ed eliminare i problemi derivanti dall’accumulo di tutti i residui organici.

Comprendere i detergenti bio-enzimatici

C’è un nuovo “ragazzo in città” e sta sostenendo di essere la soluzione migliore per tutte le vostre esigenze di pulizia. Afferma di essere un detergente bio-enzimatico.

Ci sono tre lavori principali di questo detergente: sanificazione, decalcificazione e pulizia.

– I disinfettanti sono usati per uccidere i germi – i prodotti sono solitamente prodotti ad alta acidità o caustici come candeggina, ammoniaca quaternaria o altri prodotti di uccisione a base chimica.

– I prodotti decalcificanti in genere rimuovono i sali come ruggine, calcio e depositi di calcare che possono accumularsi dall’acqua dura nei lavandini, nelle ciotole e sulle superfici delle piastrelle nelle docce.

– La pulizia è la rimozione di tutti gli altri contaminanti dalla superficie. Uno dei modi migliori per rimuovere i contaminanti da tutte le superfici è con l’azione microbica.

I detergenti bio-enzimatici utilizzano l’azione microbica per pulire continuamente la superficie e rimuovere sia i composti organici che quelli inorganici. Usando batteri ed enzimi i materiali organici possono essere scomposti e digeriti, eliminando così il “cibo” dalla superficie.

Per essere un detergente bio-enzimatico, o attivatori biologici enzimatici, il prodotto deve incorporare batteri ed enzimi nella sua formula in qualche modo.

Le concentrazioni dei componenti possono variare così come i lavori che i prodotti sono progettati per fare. Ogni diverso tipo di batteri e ogni enzima fa cose diverse. La miscelazione effettiva di diversi microbi con diversi enzimi e pacchetti di tensioattivi produce prodotti per la pulizia molto diversi e di diversa intensità.

 

MANUTENZIONE TUBI DI SCARICO

Decompone i composti organici accumulati nei tubi di scarico. Con l’uso frequente viene mantenuto un ambiente pulito delle tubature.

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PULIZIA E DEODORAZIONE SERVIZI IGIENICI

Il mantenitore automatico di barattoli di vetro bio-enzimatico ha un’efficienza di pulizia superiore in quanto è in grado di pulire i composti organici accumulati anche nelle più piccole crepe e fori.

Può deodorare e prevenire il cattivo odore in quanto può eliminare completamente i composti organici che producono maleodori.

CARATTERISTICHE E VANTAGGI
  • 100% biodegradabile
  • nessun prodotto chimico nocivo
  • privo di acidi
  • privo di sostanze caustiche
  • utilizzabile nelle fosse settiche.
Pulizia e igiene bagno

Pulizia e igiene bagno

Luoghi sensibili a cui viene dedicata l’attenzione dai designer e dai progettisti. Locali raffinati negli hotel prestigiosi, pratici e funzionali in ogni luogo di lavoro. Denominatore comune: un’impeccabile igiene per pulizia e igiene del bagno

Ambienti sensibili, i locali dedicati ai bagni. Sono proprio quelli in cui l’apparenza e la sostanza devono essere declinate insieme: non è sufficiente una percezione di ordine, freschezza e pulizia, ‘deve’ esserci igiene sicura, grazie a un approccio metodico e preciso, che in primo luogo combatta la contaminazione crociata.

Pulizia e Igiene del bagno: è lo sporco invisibile il vero nemico. Si può anche rimuovere lo sporco che si nota, ma se non si elimina la possibilità di proliferazione dei germi, il risultato sarà meno che soddisfacente.

Un bagno utilizzato da molte persone ha molti punti critici: per ottenere ottimi risultati di igiene – e di sicurezza che ne deriva – si  deve agire con precisione e metodo. Seguiamo la linea di interventi indicata per questi ambienti dal CTIP (Centre Technique International Hygiène Propreté).

La manutenzione dei sanitari comporta due tappe:

la pulizia (il risultato visivo e olfattivo deve essere constatato immediatamente)

la decontaminazione: l’obiettivo è, ovviamente, avere un livello corretto di igiene ma, poiché non si può constatare immediatamente, è necessario appoggiarsi a un protocollo validato, un piano qualità che assicuri l’applicazione del protocollo, controlli microbiologici periodici (con un protocollo di antiscivolo.

Per evitare il rischio di slittamento è opportuno vietare l’accesso del locale fino all’asciugatura totale (e indicare il sanitario più vicino). Inoltre, si va a contatto con zone contaminate organicamente, quindi i dispositivi di protezione (DPI) comprendono guanti adatti, eventuali strumenti per l’utilizzo a distanza (pinze).

Importante proprio per la sicurezza, si deve procedere, quando è necessario, a un accurato e preciso lavaggio delle mani. Attenzione anche alla manipolazione dei prodotti: è necessario sapere leggere un’etichetta (conoscere quindi i pittogrammi) e, possiamo aggiungere, è sempre doveroso farlo. A questo si aggiunge la prelievo chiaramente definito).

Al lavoro per la Pulizia e igiene bagno!

Consideriamo tre punti cardine, di cui si deve tener conto:

a) la sicurezza e l’ergonomia dell’operatore
b) l’ordine delle operazioni
c) i metodi

Prima di entrare nel dettaglio, bisogna ricordare che si possono dare indicazioni, aiuti, ma se non c’è un serio programma di formazione del personale, il lavoro non ha possibilità di essere soddisfacente ed efficace.

(a) Per il primo punto c’è da considerare che si lavora in un ambiente bagnato, perciò sono necessarie le calzature  antiscivolo. Per evitare il rischio di slittamento è opportuno vietare l’accesso del locale fino all’asciugatura totale (e indicare il sanitario più vicino).

Inoltre, si va a contatto con zone contaminate organicamente, quindi i dispositivi di protezione (DPI) comprendono guanti adatti, eventuali strumenti per l’utilizzo a distanza (pinze). Proprio per la sicurezza, si deve procedere, quando è necessario, a un accurato e preciso lavaggio delle mani. Attenzione anche alla manipolazione dei prodotti: è necessario sapere leggere un’etichetta (conoscere quindi i pittogrammi) e, possiamo aggiungere, è sempre doveroso farlo. A questo si aggiunge la conoscenza delle procedure per eliminare i rifiuti.

L’ordine delle operazioni per la pulizia e igiene bagno è importante, deve essere stabilito e rispettato tenendo conto di certi principi:

– alcune reazioni chimiche o biochimiche – come la decalcificazione – sono a velocità (cinetica) lenta
– per i metodi che utilizzano dei tessuti di lavaggio o di asciugatura, prevedere lo stoccaggio a parte dei tessuti contaminati, la loro pulizia e decontaminazione. Bisogna utilizzare i codici colore
– con una stessa attrezzatura, cominciare dal meno sporco verso il più sporco
– terminare con la pulizia del pavimento e della zona  vicino all’uscita (il carrello deve essere collocato nel corridoio esterno). Quanto al metodo, non esistono sistemi universali: i diversi fornitori possono proporre metodi differenti: ciò che è importante è rispettare i principi definiti in precedenza.

La sequenza delle operazioni

1. Verificare la disponibilità tecnica del materiale e preparare il lavoro
2. Tirare lo sciacquone. Applicare il prodotto disincrostante nelle zone in cui è necessario (tazza, orinatoi… )
3. Pulire i lavabi e gli elementi (specchi, rubinetterie, distributori…)
4. Vuotare i cestini porta rifiuti e disinfettarli periodicamente
5. Riprendere la pulizia delle tazze e degli orinatoi
6. Procedere alla disinfezione (secondo periodicità da definirsi) di:
dispenser (di sapone, di salviette… )
• rubinetteria
• maniglie delle porte
• tazza del wc (sedile del water, interno ed esterno…)
7. Riempire i differenti dispenser
8. Verificare la necessità di realizzare una scopatura a umido del pavimento.
9. Lavare il pavimento con un prodotto detergente e, periodicamente, con un disinfettante.
10. Deodorizzare box

ELEMENTI IMPORTANTI

DA PULIRE E IGIENIZZARE

• maniglia della porta
• pavimento
• sedile del water
• pulsante dell’acqua
• cestino dei rifiuti
• rubinetti
dispenser di sapone
dispenser di asciugamani

La frequenza

• minimo 1 volta al giorno (poi secondo gli standard)

DA CONOSCERE

• la contaminazione incrociataPulizia e igiene bagno - contaminazione incrociata

Nelle operazioni di pulizia dedicare particolare attenzione alle zone che vengono toccate da più persone. Utilizzare panni di colore differente secondo le zone (codice colore).

lasciare agire i prodotti

Le reazioni chimiche non avvengono immediatamente: i prodotti hanno bisogno di tempo per agire. Dopo aver spruzzato (o versato) il prodotto, attendere 5 minuti, pulire, asportare o risciacquare.

non mescolare i prodotti

L’unione di un detergente e di un disinfettante diminuisce l’attività dei due prodotti (non la somma!). Inoltre, mescolare i prodotti può essere pericoloso: ad esempio, un disincrostante (a base di acido cloridrico) unito a candeggina porta alla liberazione di gas di cloro in grado di provocare gravissimi danni (fino all’edema polmonare).

disincrostare la rubinetteria

Usare solo prodotti idonei, non corrosivi. Sciacquare abbondantemente

aerare il locale

Spesso l’aria negli ambienti chiusi è più inquinata di quella esterna. Bisogna approfittare del tempo dedicato alla pulizia per aerare i locali (apertura delle porte e delle finestre, se è possibile).

gli asciugamani

Gli asciugamani di carta, a perdere, risultano i più igienici (qui il dibattito è molto aperto… ndt)

rispettare l’ordine delle operazioni di pulizia

andare dal meno sporco verso il più sporco

Fonte: Cleaning Community Magazine, n. 1 – 2014