Generatore automatico di ozono

Generatore automatico di ozono

Purifica l’aria e neutralizza gli odori.

Il generatore di ozono è un sistema sicuro ed efficace che garantisce la pulizia e la sanificazione di ambienti domestici, ma anche lavorativi.

PROPRIETA’ DELLOZONO

Tristemente conosciuto da ormai qualche anno a causa del buco nell’ozono, di cui spesso si sente parlare, questo gas ricopre un ruolo fondamentale per il nostro pianeta, fungendo da barriera protettiva e filtrando i raggi solari. Si tratta di un forte agente ossidante, un gas in grado di combattere virus, batteri e germi, ma anche di agire contro i cattivi odori. L’ozono è infatti capace di “attaccarsi” alle molecole delle sostanze che emettono odori e di ossidarle, eliminandole con facilità.

Se si parla di santificazione di ambienti chiusi, l’efficacia dell’ozono è ben nota e riconosciuta da oltre vent’anni. Il Ministero della Salute lo ha approvato tramite il  protocollo 24482 del 31/07/1996. Nel documento si legge tra l’altro: “Il meccanismo di azione dell’ozono sui virus non è quello di una distruzione, come nel caso dei batteri, ma di un’inattivazione; l’azione dell’ozono consisterebbe in un’ossidazione, e conseguente inattivazione, dei recettori virali specifici utilizzati per la creazione del legame con la parete della cellula da invadere. Verrebbe così bloccato il meccanismo di riproduzione virale a livello della sua prima fase: l’invasione cellulare.”

COME FUNZIONA UN GENERATORE DI OZONO

In natura, l’ozono si forma per l’azione dei raggi ultravioletti sull’ossigeno presente nell’aria. L’energia delle radiazioni solari rompe la molecola di ossigeno nei due atomi che la compongono. A questo punto, ogni atomo di ossigeno libero si va a legare con un’altra molecola di ossigeno non ancora dissociata, formando così una molecola di ozono (composta da tre atomi di ossigeno).

Il generatore di ozono ricrea questo processo artificialmente. 

La sanificazione con l’ozono presenta molti vantaggi: può essere fatta quotidianamente in modo autonomo, è economica, efficace ed ecologica – l’ozono si ottiene dall’ossigeno e ritorna ad essere ossigeno dopo aver svolto il suo lavoro. E’ molto efficace per rimuovere contaminanti chimici e biologici e odori come quello del fumo. 

PROZONE®

PROZONE® è un generatore di ozono automatico progettato per igienizzare gli ambienti ed eliminare i cattivi odori. Purifica l’aria che respiriamo, rinfrescando l’ambiente e neutralizzando gli odori.

PROGRAMMABILE: può essere programmato per ambienti fino a 150 m³.

DISTRUGGE I MICRORGANISMI NOCIVI: uccide fino al 99.5% dei batteri presenti nell’aria, eliminando anche i cattivi odori.

AREE DI UTILIZZO

– Toilette commerciali 

– Case di cura 

– Scuole ed università

– Uffici 

– Bar, ristoranti, locali, discoteche

– Negozi, supermercati, centri commerciali

– Ospedali

– Luoghi di culto

– Palestre, centri sportivi, parchi divertimento

– Hotel

– Stazioni, aeroporti, porti

– Centri estetici, saloni di bellezza

– Cinema, teatri, musei

– Mostre e convegni

Tappeto decontaminante antibatterico

Tappeto decontaminante antibatterico

Sicurezza per pazienti e operatori sanitari

Il mantenimento di un’area pulita e sterile, soprattutto all’interno di strutture sanitarie, è un processo di fondamentale importanza per ridurre il rischio di infezioni e limitare la diffusione di contaminazioni crociate. Un recente studio svolto in un ospedale della città di Wuhan, Cina, ha rilevato che i calzari del personale medico possono rappresentare un mezzo per la diffusione del virus da un reparto all’altro. La ricerca ha inoltre dimostrato la presenza di una considerevole carica virale anche sul pavimento della farmacia dell’ospedale, zona di passaggio alla quale i pazienti ricoverati per Covid non avevano accesso. Le aree di transito e le aree in prossimità della sala operatoria possono diventare luoghi potenzialmente pericolosi per la trasmissione di virus e batteri.

Uno dei dispositivi utilizzati per il controllo della contaminazione è il tappeto adesivo decontaminante.

Il tappeto decontaminante è specificatamente progettato per ridurre l’entrata, in ambienti a contaminazione controllata, di polveri e particelle che possono accumularsi sotto le calzature e le ruote dei carrelli, minacciando così l’ambiente sterile. Il tappeto garantisce una sala operatoria incontaminata e sicura per i pazienti, ma anche per gli operatori sanitari.

I tappeti decontaminanti sono dispositivi fondamentali nel controllo del rischio infettivo; grazie alla loro capacità di trattenere polveri e batteri da scarpe e carrelli, aiutano a prevenire la contaminazione di aree sterili. Possono essere utilizzati all’ingresso di camere bianche, sale operatorie, laboratori e tutti quegli ambienti in cui sia necessario un controllo dell’inquinamento ambientale da fattori potenzialmente pericolosi come polveri, batteri e funghi. 

AREE DI UTILIZZO

– STRUTTURE MEDICHE

– CAMERE BIANCHE 

– SALE CHIRURGICHE 

– AMBULATORI 

– LABORATORI

KLEEN STICKY MAT

 

Il tappeto decontaminante Kleen Sticky Mat combina l’azione meccanica dell’adesivo, che trattiene le particelle pericolose presenti sulle suole delle calzature o sulle ruote dei carrelli di servizio, con un’azione antibatterica. E’ un tappeto adesivo antibatterico multistrato, composto da una serie di 30 o 60 fogli sovrapposti, numerati progressivamente e realizzati in polietilene. Ogni foglio ha una doppia funzione: battericida e adesiva. Inoltre, i fogli sono numerati in modo da poter verificare l’effettivo cambio del foglio.

– ANTIBATTERICO

– ANTISTATICO

– CERTIFICATO ISO

Earth Day – Rifiuti e Ambiente

Earth Day – Rifiuti e Ambiente

CELEBRARTE EARTH DAY EVERY DAY

“Restore our Earth” è stato il tema della Giornata Mondiale della Terra celebratasi ieri, 22 Aprile 2021, in tutto il mondo.

Questa giornata dedicata all’ambiente e alla salvaguardia del nostro pianeta nasce in America il 22 Aprile 1970, quando circa 20 milioni di cittadini Americani si sono uniti in protesta su tutto il territorio nazionale, per attirare l’attenzione sui problemi ambientali e sull’impatto dell’uomo sulla Terra. Un atto di coraggio e determinazione, che ha portato alla creazione di enti e leggi per la tutela del nostro ecosistema.

Ma cosa è realmente cambiato da allora?

Cinquantuno anni dopo, le condizioni del nostro pianeta sono più critiche che mai; i dati raccolti da scienziati ed istituzioni sovranazionali sono sempre più preoccupanti e confermano ogni giorno di più che occorre agire in modo deciso ed immediato. Negli ultimi anni è stato riscontrato un innalzamento delle temperature di oltre 1°C, un sostanziale aumento di eventi meteorologici estremi (+44%), ma anche la netta crescita di emissioni di CO2 (+21% di anidride carbonica prodotta da ogni persona nel mondo).

Non a caso, il tema principale di questa edizione della Giornata Mondiale della Terra, è stato proprio ‘Restore our Earth’: un invito rivolto ad ognuno di noi, in qualsiasi parte del mondo, a prendersi cura del pianeta in cui viviamo.

SOSTENIBILITA’ IN PRIMO PIANO

Contact SC si impegna a fare della sostenibilità un principio fondamentale sul quale basare la nostra azienda, dall’uso innovativo di materiali riciclati, fino alla qualità ed alla durata imbattibile dei nostri prodotti.

Il nostro catalogo propone moltissimi articoli a marchio Green Seal ™, vista la ridotta tossicità per l’uomo, l’impatto minimo sull’ecosistema acquatico e la bassissima quantità potenziale di smog rilasciato durante il processo produttivo, ma anche tanti altri prodotti che contribuiscono al rispetto dell’ambiente e della sostenibilità.

SOLUZIONI PER ATTUARE UN PROGRAMMA DI RICICLO RUBBERMAID

Contact SC mette a vostra disposizione un’ampia gamma di prodotti Rubbermaid, progettati e realizzati come prodotti eco sostenibili, che vi aiuteranno nella gestione dei rifiuti, contribuendo in prima linea alla riduzione dell’impatto ambientale globale.

Offriamo soluzioni ideali per aiutarti a realizzare un programma di riciclaggio efficiente ed abbiamo assunto un reale e significativo impegno per una produzione pulita e sostenibile: oltre a cercare in tutto il mondo le risorse che meglio rispondono agli standard ambientali e di qualità, anche gli imballaggi utilizzati sono sempre più sostenibili, riducendo la quantità di materiale e aumentando la percentuale di contenuti riciclati e riciclabili.

Fonti:

www.larepubblica.it

www.urnabios.com

www.rubbermaidcommercial.com

 

Contact SC rispetta la Terra tutti i giorni.

Igiene e prevenzione – pulizia delle mani

Igiene e prevenzione – pulizia delle mani

La pulizia delle mani attraverso un lavaggio corretto e frequente utilizzando il sapone e un igienizzante in grado di abbattere i batteri, è la prima delle precauzioni da adottare per prevenire la trasmissione del virus e, più in generale, per evitare il contagio dell’influenza.

Le infezioni si diffondono per l’80% attraverso il contatto delle mani e in caso di una mancata igiene, il rischio di ‘contagio’ cresce esponenzialmente. Secondo una ricerca condotta nei servizi per l’igiene per bagni e ambienti comuni, le mani contaminate possono trasferire i batteri fino a 5 superfici e contagiare fino a 14 altre persone attraverso il solo tocco. Inoltre, è stato rilevato che, ad esempio in ambienti come l’ufficio, ben 1 persona su 4 non si lava le mani dopo aver usato il bagno venendo a contatto con oltre 30 milioni di batteri per centimetro quadrato senza rendersi conto di come questo possa portare alla contaminazione incrociata di tutti gli oggetti e le persone con cui si interagisce.

Un semplice gesto come lavarsi le mani può impedire il diffondersi di tutti i virus, coronavirus compreso.

 

 

Per impedirne la diffusione l’Oms raccomanda di lavarsi bene le mani: un gesto semplice e poco costoso che, per essere efficace, deve durare dai 40 ai 60 secondi. Ecco come fare bene la pulizia delle mani:

  1.  Bagna le mani con l’acqua
  2. Applica una quantità di sapone sufficiente per coprire tutta la superficie delle mani
  3. Friziona le mani palmo contro palmo
  4. Il palmo destro sopra il dorso sinistro intrecciando le dita tra loro e viceversa
  5. Palmo contro palmo intrecciando le dita tra loro
  6. Dorso delle dita contro il palmo opposto tenendo le dita strette tra loro
  7. Strofinare attraverso la rotazione del pollice sinistro sul palmo destro e viceversa
  8. Strofinare attraverso rotazione, all’indietro e in avanti con le dita della mano destra sul palmo sinistro e viceversa
  9. Risciacquare le mani con acqua
  10. Asciugare le mani con una salviettina monouso
  11. Usare una salviettina per chiudere un rubinetto
  12. Le mani sono pulite!

Questo vademecum è semplice, economico e salutare (oltre alla pulizia si fanno anche dei buoni esercizi per le articolazioni)

Avere mani pulite deve diventare una buona abitudine di sempre, ma ci sono particolari momenti in cui è necessario lavarle. Quando? Prima di cucinare e mangiare, dopo essere andati al bagno, dopo aver soffiato il naso, tossito o toccato animali e dopo aver preso i mezzi pubblici.

fonti :

www.corriere.it

www.meteoweb.eu

 

La nostra proposta con prodotti Rubbermaid per EVITARE la contaminazione incrociata (Coronavirus, influenza, ecc…) Ricariche igienizzanti ad asciugatura rapida e delicate sulla  pelle, abbinate al dispenser no touch AUTOFOAM

Tappeti professionali: pulizia igiene e comunicazione

Tappeti professionali: pulizia igiene e comunicazione

Decenni di esperienza in questo settore ci hanno insegnato che i tappeti professionali o gli zerbino possono essere molto di più che un

Tappeti Professionali

raccoglitore di sporco. Oltre che nell’utilizzo classico di raccolta sporco nelle sale e negli ingressi, un tappeto può essere utilizzato come strumento di comunicazione durante campagne marketing o servire come elemento stilistico nella progettazione di interni.

Il nostro reparto tessile di ricerca e sviluppo materiali, tiene in forte considerazione tutti i possibili campi di utilizzo per sviluppare sempre materiali adeguati, resistenti e durevoli.

 

Tappeti Professionali: modi di impiego

 

Pulizia e igiene

Lo sapevi che…..

– l’ 80% di sporco degli edifici viene portato all’interno attraverso il passaggio delle persone?
– con un tappeto puoi risparmiare fino al 30% sulle spese di pulizia?
Lo scopo principale di un tappeto da ingresso (zerbino) o tappeto standard da interni è di trattenere il grosso della sporcizia e dell’acqua prima che possano entrare nella costruzione.
La superficie del tappeto trattiene sabbia, fango e acqua, mentre il rivestimento del dorso in gomma mantiene il tappetino in posizione. Questo è un importante fattore di sicurezza.

Comunicazione e immagine

Secondo un’analisi comportamentale, la maggioranza delle persone prende mentalmente nota del pavimento quando entra in un edificio. Questo fatto significa che il pavimento ha un grande potenziale come spazio pubblicitario. Perché non utilizzare questo potenziale? Oltre a servire come strumento cattura-sporco, un tappeto personalizzato può rappresentare un valido strumento per rafforzare la “brand identity”, veicolare messaggi o semplicemente salutare clienti e ospiti.
In generale, i tappeti creano un piacevole clima interno e i colori possono essere coordinati con l’arredamento e contribuire ad una gradevole impressione generale.

Sicurezza e benessere

La scelta del tappeto più adatto è di particolare importanza. I tappeti sul posto di lavoro devono essere adattati alle varie esigenze professionali.  Questo aumenta sensibilmente la sicurezza da un lato, ed il benessere sul posto di lavoro dall’altro. I nostri tappeti professionali contribuiscono a:

  • alleviare il carico sulle articolazioni e sulla colonna vertebrale
  • la protezione dal freddo radiante da terra
  • il rischio di scivolare

Stress e le tensioni sul posto di lavoro non sono senza conseguenze; secondo un sondaggio, infatti, il 31% degli intervistati ha dichiarato che il posto di lavoro ha avuto impatti sulla loro salute. Le lamentele più frequenti sono per mal di schiena (46%) e dolore al collo e alle spalle  (44%).

Scopri le nostre proposte sul catalogo

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Sicurezza alimentare corretta conservazione alimenti

Sicurezza alimentare corretta conservazione alimenti

Sicurezza alimentare

GUIDA PER UNA CORRETTA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI

Il corretto stoccaggio delle materie prime in un ristorante o nelle cucine industriali è un’operazione fondamentale per aumentare la conservabilità degli alimenti, garantire la sicurezza alimentare dei prodotti ed evitare inutili sprechi di cibo e danni all’ambiente

Spesso la fase di stoccaggio viene erroneamente considerata meno importante di altre operazioni intraprese all’interno  dell’attività di ristorazione, come ad esempio la preparazione degli alimenti e la loro successiva cottura.

Le corrette modalità di stoccaggio delle materie prime sono operazioni fondamentali per aumentare la conservabilità  degli alimenti, garantirne la sicurezza e salubrità ed evitare inutili sprechi di cibo, i quali si traducono con un forte danno ambientale oltre che ad una mera perdita di denaro.

La qualità del singolo alimento attraverso la manipolazione da parte dell’uomo diminuisce nel tempo.

Seguendo questo principio, per offrire piatti di prima scelta, bisognerà obbligatoriamente partire da alimenti di alta qualità, che potranno essere mantenuti tali solo grazie ad un frequente approvvigionamento (aumentare le giornate in cui il fornitore consegna la merce) ed uno stoccaggio funzionale per mantenere intatte le caratteristiche nutrizionali, sensoriali.

Per gestire in maniera ottimale il proprio magazzino, bisogna partire da una corretta politica di approvvigionamento, la quale dovrà essere pensata e modellata sulle caratteristiche del singolo punto vendita, prendendo in considerazioni i suoi volumi di consumo e lo spazio a disposizione per decidere la frequenza di approvvigionamento considerando anche la “shelf life” (conservabilità) dei beni acquistati.

Una volta acquistati i beni in proporzione agli spazi a disposizione (per non sovraccaricare i motori degli impianti refrigeranti, gestire meglio le scadenze dei prodotti e mantenere un livello igienico maggiore dei magazzini) il secondo passo è attuare una corretta rotazione degli alimenti.
La stessa può essere fatta con l’impiego della logica “fifo” (first in, first out) ovvero, a parità di bene alimentare, il primo alimento che entra in magazzino sarà il primo alimento ad essere usato, così da smaltire sempre gli alimenti con data di scadenza più prossima per primi.

Per garantire il profilo igienico e migliorare la conservabilità durante lo stoccaggio si deve sempre tener conto di alcune prassi operative descritte all’interno del piano di autocontrollo come la separazione per categoria merceologiche dei prodotti in ingresso, la protezione delle materie prime aperte o semilavorati in adeguati contenitori e/o pellicole per evitare contaminazioni crociate, il monitoraggio delle temperature delle dotazioni frigorifere a seconda della tipologia di alimento stoccato.

fonte ASCOM

STOCCAGGIO DEGLI ALIMENTI CON I NOSTRI PRODOTTI PER GARANTIRE SICUREZZA ALIMENTARE

 

 

 

Problematiche:

  • Attrezzature non adeguatamente pulite
    e un errato stoccaggio dei prodotti possono provocare contaminazioni e deteriorare gli ingredienti prima che vengano utilizzati.
  • Necessità di seguire una gestione FIFO.
  • Necessità di identificare rapidamente i contenuti per un controllo delle scorte e della freschezza.

Soluzioni Rubbermaid:

  • Il nostro sistema di stoccaggio completo ProSave® mantiene gli ingredienti asciutti e protetti da qualsiasi contaminazione esterna.
  • I nostri Contenitori per la conservazione sicura degli alimenti sono dotati di barriera FIFO perla rotazione e la freschezza degli ingredienti.
  • Sono, inoltre, disponibili contenitori trasparenti e di dimensioni ridotte.
problema zanzare come proteggersi e prevenire

problema zanzare come proteggersi e prevenire

Zanzare: azioni necessarie da intraprendere per proteggere la collettività dal problema zanzare

Le zanzare hanno un potenziale riproduttivo piuttosto alto; è sufficiente fare mente locale su alcuni numeri della loro biologia.

Le diverse specie presentano più generazioni all’anno, la durata del ciclo biologico in condizioni ambientali ottimali è molto breve:

per citarne alcune Culex pipiens (zanzara comune) e Aëdes albopictus (zanzara tigre) impiegano a raggiungere lo stadio adulto circa 10 gg, Aëdes koreicus (zanzara coreana) impiega un po’ di più, circa 15 gg.

Le femmine possono vivere anche 3 mesi e nella loro vita depongono da una cinquantina a centinaia di uova a seconda della specie.

In caso di condizioni avverse, ad esempio la siccità, le uova hanno un’incredibile capacità di resistere e di schiudersi quando le condizioni propizie si ripristinano.

I focolai larvali, definiti come qualsiasi raccolta d’acqua temporanea o perenne in grado di accogliere le uova e permettere lo sviluppo delle larve (Romi, 1996), rappresentano piccole aree da cui si diffondono nugoli di zanzare composti da migliaia di individui il cui numero va aumentando fino a raggiungere il picco quando la temperatura e l’umidità sono alte e quindi ottimali per lo sviluppo di questi insetti.

Alcuni focolai, con un po’ di attenzione, sono eliminabili (acqua stagnante nei sottovasi, cisterne senza coperchio, …), altri invece sono impossibili da rimuovere. 

Ignorare e non intervenire sui focolai larvali porta ad avere infestazioni di zanzare poi difficilmente controllabili. 

Gli interventi, sia in ambito pubblico sia privato, pertanto devono essere programmati sul territorio in base al monitoraggio dei focolai larvali e svolti il più rapidamente possibile nel momento in cui ci sono le condizioni ambientali per la deposizione delle uova, per evitare il proliferare esponenziale degli adulti.

Gli interventi insetticidi sono con più facilità circoscrivibili se si effettuano sui focolai larvali mentre, se si opta per i trattamenti contro gli adulti, è giocoforza dover trattare superfici e volumi decisamente maggiori ottenendo comunque risultati limitati nel tempo e non risolutivi.

Fonte: Copyr

Ulteriori approfondimenti: https://www.copyrpco.it/blog/

Gestione rifiuti professionali

Gestione rifiuti professionali

La gestione dei rifiuti professionali è responsabilità di chi li produce. Ovvero, le aziende e i professionisti hanno l’obbligo di assicurarsi che siano gestiti in maniera corretta conservando la documentazione necessaria che attesti il giusto trattamento.

In questo senso, appare cruciale essere in grado di distinguere un rifiuto pericoloso da uno non pericoloso, saper leggere i codici che vengono attribuiti ai diversi materiali di scarto e conoscere come e perché devono essere compilati i vari formulari richiesti.

Una guida relativa ai comportamenti da parte di aziende e professionisti sulla Gestione rifiuti professionali è stata elaborata dall’azienda ecolight: Temi e problematiche che la guida articola in cinque capitoli, dedicati a:

– cosa si intende per rifiuti professionali; la loro gestione e gli adempimenti richiesti;

– cosa sono e come devono essere compilati i formulari di trasporto;

– i registri di carico e scarico e l’avvio al recupero e smaltimento.

Tra le questioni fondamentali non solo ai fini ambientali ma anche fiscali, c’è poi quella della cessione dei beni aziendali con l’introduzione della cosiddetta “presunzione di cessione”; per i beni che non si trovano più nell’azienda, tema illustrato in un’appendice ad hoc:

“In modo sintetico ma esaustivo, affrontiamo un tema delicato per i rischi che comporta – ci muoviamo in ambito penale con sanzioni che possono arrivare fino a 26mila euro – e per la complessità in quanto le normative non sempre sono di facile interpretazione”, spiega Dezio.

Autore della guida è Paolo Pipere, esperto di diritto dell’ambiente, di politiche ambientali pubbliche e di gestione ambientale d’impresa nonché responsabile del servizio ambiente ed ecosostenibilità della Camera di Commercio di Milano.

fonte articolo: https://www.teknoring.com/news/rifiuti/rifiuti-professionali-online-la-guida-di-ecolight/ 

Le nostre soluzioni per raccolta e gestione rifiuti:

Attivatori biologici enzimatici – cosa sono

Attivatori biologici enzimatici – cosa sono

Gli attivatori biologici enzimatici

sono prodotti naturali solidi, liquidi od in polvere costituiti da:

– Microrganismi selezionati – naturali (non O.G.M.) – non patogeni.

– Nutrienti specifici – atti a stimolare l’adattamento dei microrganismi selezionati.

– Stabilizzanti – per garantire la conservabilita’ del prodotto per anni, senza necessitare di particolari condizioni di immagazzinamento.

– Eccipienti inerti – per renderne agevole l’utilizzo.

Essi hanno la funzione di attivare e potenziare la depurazione biologica naturale con lo scopo di eliminare le molecole organiche di scarto, che causano notevoli problemi di inquinamento e di emissioni maleodoranti.

L’uso regolare degli attivatori biologici specifici costituisce il modo migliore per prevenire ed eliminare i problemi derivanti dall’accumulo di tutti i residui organici.

Comprendere i detergenti bio-enzimatici

C’è un nuovo “ragazzo in città” e sta sostenendo di essere la soluzione migliore per tutte le vostre esigenze di pulizia. Afferma di essere un detergente bio-enzimatico.

Ci sono tre lavori principali di questo detergente: sanificazione, decalcificazione e pulizia.

– I disinfettanti sono usati per uccidere i germi – i prodotti sono solitamente prodotti ad alta acidità o caustici come candeggina, ammoniaca quaternaria o altri prodotti di uccisione a base chimica.

– I prodotti decalcificanti in genere rimuovono i sali come ruggine, calcio e depositi di calcare che possono accumularsi dall’acqua dura nei lavandini, nelle ciotole e sulle superfici delle piastrelle nelle docce.

– La pulizia è la rimozione di tutti gli altri contaminanti dalla superficie. Uno dei modi migliori per rimuovere i contaminanti da tutte le superfici è con l’azione microbica.

I detergenti bio-enzimatici utilizzano l’azione microbica per pulire continuamente la superficie e rimuovere sia i composti organici che quelli inorganici. Usando batteri ed enzimi i materiali organici possono essere scomposti e digeriti, eliminando così il “cibo” dalla superficie.

Per essere un detergente bio-enzimatico, o attivatori biologici enzimatici, il prodotto deve incorporare batteri ed enzimi nella sua formula in qualche modo.

Le concentrazioni dei componenti possono variare così come i lavori che i prodotti sono progettati per fare. Ogni diverso tipo di batteri e ogni enzima fa cose diverse. La miscelazione effettiva di diversi microbi con diversi enzimi e pacchetti di tensioattivi produce prodotti per la pulizia molto diversi e di diversa intensità.

 

MANUTENZIONE TUBI DI SCARICO

Decompone i composti organici accumulati nei tubi di scarico. Con l’uso frequente viene mantenuto un ambiente pulito delle tubature.

Scopri la nostra offerta: EDGE Bio-Enzymatic Auto Bowl Maintainer nel nostro shop

PULIZIA E DEODORAZIONE SERVIZI IGIENICI

Il mantenitore automatico di barattoli di vetro bio-enzimatico ha un’efficienza di pulizia superiore in quanto è in grado di pulire i composti organici accumulati anche nelle più piccole crepe e fori.

Può deodorare e prevenire il cattivo odore in quanto può eliminare completamente i composti organici che producono maleodori.

CARATTERISTICHE E VANTAGGI
  • 100% biodegradabile
  • nessun prodotto chimico nocivo
  • privo di acidi
  • privo di sostanze caustiche
  • utilizzabile nelle fosse settiche.
Pulizia camere albergo

Pulizia camere albergo

Guida alla corretta pulizia camere albergo

L’igiene è il biglietto da visita di un albergo. Trovare camere pulite e ordinate è una delle caratteristiche principali per garantire al cliente un alto standard di qualità. È pertanto necessario pianificare l’attività nei minimi dettagli.

pulizia camere albergoPer prevenire le patologie, in generale, è bene adottare particolare attenzione e adatte contromisure per gli ambienti ad alto uso promiscuo.

Le patologie provocate dalla trasmissione di microrganismi attraverso le superfici degli arredi e delle suppellettili costituiscono da sempre un problema rilevante: responsabili ne sono la polvere, i residui, i rifiuti che si creano e possono generare situazioni a rischio, proprio per la grande frequenza di contatti tra le persone e la grande movimentazione delle attrezzature.

Nonostante l’uso di nuove tecnologie per garantire la pulizia, il rischio di una diffusione di cariche batteriche negli ambienti rimane alto.

In albergo si muovono e si alternano persone provenienti da ogni parte del mondo, che possono essere portatrici delle più svariate patologie.
Il fattore più importante è determinato dunque dalla pulizia degli ambienti e dall’igiene della persona che opera all’interno della camera, la cameriera ai piani.

Compito primario per il quale viene assunto il personale ai piani è la pulizia delle camere. Sebbene questa possa apparire un’operazione semplice, in realtà lo diventa solo se svolta con grande professionalità e motivazione.

Pensare, per esempio, che grazie al proprio lavoro il cliente sarà soddisfatto e pagherà il conto convinto di aver ricevuto un ottimo servizio – portando di conseguenza guadagno all’albergatore e contribuendo a sostenere lo stipendio anche del personale ai piani – può essere un ottimo punto di partenza.

Il pulito conforme alle esigenze di un ambiente come l’albergo si ottiene operando su tre fronti, è perciò necessario:

  1. determinare i punti critici del locale;
  2. istruire il personale sulla corretta applicazione della prassi igienica, operativa e personale, dotandolo di un set operativo adeguato che sia nel contempo efficiente ed efficace;
  3. condividere e partecipare alle attività di controllo

Tecniche di intervento

Le tecniche di intervento si suddividono in obbligatorie e quelle scelte in base alle situazioni. Quelle obbligatorie appartengono a operazioni che si devono compiere, come:

– evitare di trasportare acqua sporca;
– evitare che i panni sporchi siano a contatto con altri componenti del set;
– evitare che un panno venga usato per pulire più superfici;
– evitare inutili operazioni di lavaggio nel corso delle altre operazioni di pulizia;
– evitare che i prodotti miscelati con acqua ristagnino o si deteriorino.

Formazione del personale

L’istruzione del personale deve imperniarsi su tre temi:

– capire e condividere il motivo degli interventi;
– utilizzare le tecniche e il relativo uso degli attrezzi;
– preoccuparsi dell’igiene della persona e del rapporto con i clienti e colleghi.

Tutto il personale addetto deve trovarsi in condizioni sanitarie idonee e comunque tali da non essere causa di contaminazione. In qualsiasi momento il personale deve potere dimostrare la propria idoneità mediante il libretto sanitario, aggiornato in base ad apposite visite e analisi mediche, e che deve essere conservato presso la sede di lavoro.

A tale scopo, l’operatore è tenuto a denunciare ai responsabili eventuali problematiche relative al proprio stato di salute, con particolare riferimento a malattie, che possano essere causa di contagio.

Prima dell’inizio del rapporto di lavoro, il personale deve essere sottoposto a visita medica così come ogni qualvolta se ne verifichi la necessità per cause clinico-epidemiologiche (per esempio in seguito a malattie respiratorie, gastrointestinali, infettive, ferite e così via). Soltanto a seguito del parere positivo del medico, riportato nella documentazione da archiviare, potrà riprendere il lavoro.

La corretta tecnica di intervento deve fare riferimento alla corretta prassi igienica, la stessa igiene personale ha delle priorità e alcune regole semplici da rispettare, come ad esempio: lavare le mani prima di iniziare a pulire il locale, mantenere la divisa in buono stato, i capelli raccolti, le scarpe chiuse.

Collaborare e condividere

E’ necessario collaborare e condividere le attività di controllo, che devono avere una base operativa rappresentata da schede che riportano le domande relative a ogni parte soggetta a controllo e dove sarà riportato l’esito, mentre altri schemi più descrittivi saranno utilizzati per controllare gli aspetti comportamentali. Il piano degli interventi scandisce ogni giorno le operazioni da svolgere e allo stesso tempo consente la gestione e il controllo degli imprevisti tipici dell’attività dell’albergo.

Fonte: Articolo tratto dallo Speciale Cantieri del numero di gennaio/febbraio 2019.

Pulizia e igiene bagno

Pulizia e igiene bagno

Luoghi sensibili a cui viene dedicata l’attenzione dai designer e dai progettisti. Locali raffinati negli hotel prestigiosi, pratici e funzionali in ogni luogo di lavoro. Denominatore comune: un’impeccabile igiene per pulizia e igiene del bagno

Ambienti sensibili, i locali dedicati ai bagni. Sono proprio quelli in cui l’apparenza e la sostanza devono essere declinate insieme: non è sufficiente una percezione di ordine, freschezza e pulizia, ‘deve’ esserci igiene sicura, grazie a un approccio metodico e preciso, che in primo luogo combatta la contaminazione crociata.

Pulizia e Igiene del bagno: è lo sporco invisibile il vero nemico. Si può anche rimuovere lo sporco che si nota, ma se non si elimina la possibilità di proliferazione dei germi, il risultato sarà meno che soddisfacente.

Un bagno utilizzato da molte persone ha molti punti critici: per ottenere ottimi risultati di igiene – e di sicurezza che ne deriva – si  deve agire con precisione e metodo. Seguiamo la linea di interventi indicata per questi ambienti dal CTIP (Centre Technique International Hygiène Propreté).

La manutenzione dei sanitari comporta due tappe:

la pulizia (il risultato visivo e olfattivo deve essere constatato immediatamente)

la decontaminazione: l’obiettivo è, ovviamente, avere un livello corretto di igiene ma, poiché non si può constatare immediatamente, è necessario appoggiarsi a un protocollo validato, un piano qualità che assicuri l’applicazione del protocollo, controlli microbiologici periodici (con un protocollo di antiscivolo.

Per evitare il rischio di slittamento è opportuno vietare l’accesso del locale fino all’asciugatura totale (e indicare il sanitario più vicino). Inoltre, si va a contatto con zone contaminate organicamente, quindi i dispositivi di protezione (DPI) comprendono guanti adatti, eventuali strumenti per l’utilizzo a distanza (pinze).

Importante proprio per la sicurezza, si deve procedere, quando è necessario, a un accurato e preciso lavaggio delle mani. Attenzione anche alla manipolazione dei prodotti: è necessario sapere leggere un’etichetta (conoscere quindi i pittogrammi) e, possiamo aggiungere, è sempre doveroso farlo. A questo si aggiunge la prelievo chiaramente definito).

Al lavoro per la Pulizia e igiene bagno!

Consideriamo tre punti cardine, di cui si deve tener conto:

a) la sicurezza e l’ergonomia dell’operatore
b) l’ordine delle operazioni
c) i metodi

Prima di entrare nel dettaglio, bisogna ricordare che si possono dare indicazioni, aiuti, ma se non c’è un serio programma di formazione del personale, il lavoro non ha possibilità di essere soddisfacente ed efficace.

(a) Per il primo punto c’è da considerare che si lavora in un ambiente bagnato, perciò sono necessarie le calzature  antiscivolo. Per evitare il rischio di slittamento è opportuno vietare l’accesso del locale fino all’asciugatura totale (e indicare il sanitario più vicino).

Inoltre, si va a contatto con zone contaminate organicamente, quindi i dispositivi di protezione (DPI) comprendono guanti adatti, eventuali strumenti per l’utilizzo a distanza (pinze). Proprio per la sicurezza, si deve procedere, quando è necessario, a un accurato e preciso lavaggio delle mani. Attenzione anche alla manipolazione dei prodotti: è necessario sapere leggere un’etichetta (conoscere quindi i pittogrammi) e, possiamo aggiungere, è sempre doveroso farlo. A questo si aggiunge la conoscenza delle procedure per eliminare i rifiuti.

L’ordine delle operazioni per la pulizia e igiene bagno è importante, deve essere stabilito e rispettato tenendo conto di certi principi:

– alcune reazioni chimiche o biochimiche – come la decalcificazione – sono a velocità (cinetica) lenta
– per i metodi che utilizzano dei tessuti di lavaggio o di asciugatura, prevedere lo stoccaggio a parte dei tessuti contaminati, la loro pulizia e decontaminazione. Bisogna utilizzare i codici colore
– con una stessa attrezzatura, cominciare dal meno sporco verso il più sporco
– terminare con la pulizia del pavimento e della zona  vicino all’uscita (il carrello deve essere collocato nel corridoio esterno). Quanto al metodo, non esistono sistemi universali: i diversi fornitori possono proporre metodi differenti: ciò che è importante è rispettare i principi definiti in precedenza.

La sequenza delle operazioni

1. Verificare la disponibilità tecnica del materiale e preparare il lavoro
2. Tirare lo sciacquone. Applicare il prodotto disincrostante nelle zone in cui è necessario (tazza, orinatoi… )
3. Pulire i lavabi e gli elementi (specchi, rubinetterie, distributori…)
4. Vuotare i cestini porta rifiuti e disinfettarli periodicamente
5. Riprendere la pulizia delle tazze e degli orinatoi
6. Procedere alla disinfezione (secondo periodicità da definirsi) di:
dispenser (di sapone, di salviette… )
• rubinetteria
• maniglie delle porte
• tazza del wc (sedile del water, interno ed esterno…)
7. Riempire i differenti dispenser
8. Verificare la necessità di realizzare una scopatura a umido del pavimento.
9. Lavare il pavimento con un prodotto detergente e, periodicamente, con un disinfettante.
10. Deodorizzare box

ELEMENTI IMPORTANTI

DA PULIRE E IGIENIZZARE

• maniglia della porta
• pavimento
• sedile del water
• pulsante dell’acqua
• cestino dei rifiuti
• rubinetti
dispenser di sapone
dispenser di asciugamani

La frequenza

• minimo 1 volta al giorno (poi secondo gli standard)

DA CONOSCERE

• la contaminazione incrociataPulizia e igiene bagno - contaminazione incrociata

Nelle operazioni di pulizia dedicare particolare attenzione alle zone che vengono toccate da più persone. Utilizzare panni di colore differente secondo le zone (codice colore).

lasciare agire i prodotti

Le reazioni chimiche non avvengono immediatamente: i prodotti hanno bisogno di tempo per agire. Dopo aver spruzzato (o versato) il prodotto, attendere 5 minuti, pulire, asportare o risciacquare.

non mescolare i prodotti

L’unione di un detergente e di un disinfettante diminuisce l’attività dei due prodotti (non la somma!). Inoltre, mescolare i prodotti può essere pericoloso: ad esempio, un disincrostante (a base di acido cloridrico) unito a candeggina porta alla liberazione di gas di cloro in grado di provocare gravissimi danni (fino all’edema polmonare).

disincrostare la rubinetteria

Usare solo prodotti idonei, non corrosivi. Sciacquare abbondantemente

aerare il locale

Spesso l’aria negli ambienti chiusi è più inquinata di quella esterna. Bisogna approfittare del tempo dedicato alla pulizia per aerare i locali (apertura delle porte e delle finestre, se è possibile).

gli asciugamani

Gli asciugamani di carta, a perdere, risultano i più igienici (qui il dibattito è molto aperto… ndt)

rispettare l’ordine delle operazioni di pulizia

andare dal meno sporco verso il più sporco

Fonte: Cleaning Community Magazine, n. 1 – 2014

Operazioni pulizia nelle aziende

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Igienizzazione degli ambienti, la situazione delle aziende in Italia

I dati della sanità italiana suggeriscono come ambienti puliti e sanificati siano alla base della salute pubblica e come l’assenza di un adeguato e professionale intervento sia spesso causa di patologie o infezioni.

Per molto tempo il settore delle pulizie in Italia è stato fortemente sottovalutato ed è rimasto fuori dal modo dei lavori altamente qualificati e professionali.

Nel corso degli ultimi decenni le cose sono decisamente cambiate e la pulizia professionale ha assunto sempre più un ruolo centrale nella nostra società, oltre che a stimolare fortemente il comparto della ricerca e della produzione di macchine, prodotti ed accessori per le pulizie.

Molti hanno ancora una visione di questo settore scarsa e pregiudiziale e non tiene conto del profondo cambiamento di cui questo settore ha beneficiato; si associano spesso l’igiene e la pulizia con quella di casa ma non si tiene conto che il campo di applicazione è sostanzialmente altrove.

Tecnologia e evoluzione normativa hanno stravolto radicalmente questo mondo rendendolo altamente professionale e qualificato nonché aperto all’introduzioni di nuove tecniche attraverso l’utilizzo di macchinari e prodotti di recente concezione.

Scuole, ospedali e strutture sanitarie, uffici ed enti, aziende alimentari, hotel e attività di ristorazione rappresentano il principale “campo di battaglia” dove le imprese professionali hanno forgiato le loro competenze ed hanno dato prova dell’alto livello qualitativo raggiunto.

L’immagine degli operai inginocchiati a pulire il pavimento è solo il retaggio del passato, oggi le imprese professionali, e non solo, si affidano a strumenti capaci di lavorare su vaste superfici in modo veloce ed efficace, prodotti non nocivi ma maggiormente igienizzanti e sterilizzanti e accessori di vario genere.

Se da un lato, soprattutto per le piccole superfici e per oggetti o cose delicate, c’è ancora la necessità di ricorrere alla manualità e a strumenti della “tradizione”, per quanto riguarda le superfici più estese, resistenti e con maggiore necessità di igienizzazione, la tecnologia ha ormai preso il sopravvento rispetto ai larghi spazzoloni del passato spinti solo da buon olio di gomito.

L’introduzione di prodotti come la spazzatrice manuale, elettrica o a batterie ha fatto sì che la pulizia di ampie superfici fosse fatta in maniera più efficiente con un considerevole risparmio di tempo, oltre che alla possibilità di distribuire in ogni angolo la stessa cura.

Ampio impiego inoltre hanno trovato idropulitrici, aspirapolvere e aspiraliquidi, lavapavimenti e monospazzole, che con lo stesso principio hanno aumentato la qualità del lavoro e del servizio offerto.

Anche i prodotti detergenti e igienizzanti hanno compiuto dei significativi passi in avanti diventando sempre più efficaci e meno dannosi per salute e ambiente, sviluppandosi spesso di pari passo con le macchine e affiancandole in questo percorso di professionalizzazione.

Se in passato la necessità dell’ordine e della pulizia erano di sicura importanza, oggi la priorità e l’igienizzazione degli ambienti.

Le aziende, così come le macchine, sono chiamate a svolgere un importante ruolo per la salute delle persone che vivono realmente gli ambienti.

Le imprese di pulizia, oggi, pianificano e personalizzano i servizi in base alle necessità delle realtà imprenditoriali o degli enti pubblici o privati che vi si rivolgono.

Questo passaggio è stato ben compreso dall’Unione Europea e dallo stato italiano che hanno impresso una accelerazione nella professionalizzazione del settore dell’igiene, ben recepito dalle aziende produttrici di macchinari e prodotti per la pulizia, con l’introduzione di norme e certificazioni atte ad accertare le condizioni igienico-sanitarie degli ambienti sia pubblici che privati.